sabato 31 luglio 2010

Supernatural Activity - Capitolo 15- Ma non è cattivo, è che lo disegnano così!

Riassunto delle puntate precedenti: Asher e Jean-Claude, due vampiri del seguito di Bellemorte, sono tornati dal loro incarico vittoriosi e soddisfatti, soprattutto soddisfatti. Asher come al solito fa il sostenuto, ma Jean-Claude viaggia su una nuvoletta rosa...ci pensa la sua sire, da cui i due pirla sono a rapporto, a farlo uscire dal boschetto della sua fantasia facendola annusare a tutti e due e poi cacciando Asher in malo modo. Sarà perchè è una stronza? Sarà perchè è una fine stratega? Probabilmente per tutti e due i motivi...

Colonna sonora: Bad to the bone


Brutta troia, m’avevi detto che mi aiutavi a rimettermi con lui” Jean Claude vagava per la stanza con lespressione incredula e irritata. Non appena la porta si era chiusa, si era avvolto in una tenda e precipitato per rincorrerlo. Ma non era ciò che la sua Master voleva, e alla fine era rimasto immobilizzato a tirare contro il guinzaglio, con la fronte e le mani incollate alla porta come quelle di Asher in una macabra parodia di ET. Finché, dopo alcuni minuti, aveva sentito l’aria muoversi dietro di sè annunciando uno scappellotto da staccargli la testa, e la donna che sbraitava “Asher, cristo, levati da lì, voglio scopare, vai in giardino, vai a giocare al volano, vai a mangiare un pipistrello vivo in camera tua, brutto coglione!”; lui si era cavato di culo volando verso Analità campagnole e a quel punto Jean Claude si era voltato furiosamente verso Belle. Lei si era distesa tranquillamente sullenorme letto e lo osservava sogghignando, probabilmente in attesa della sua reazione. Per tutta risposta, lui aveva cominciato ad agitarsi istericamente, ripetendo gli identici andirivieni con cui lei stessa si era dilungata poco prima, lanciandole occhiate indignate, e guardate che questo c’era anche nell’originale, mentre le ultime quarantotto ore rivivevano nella sua testa come una sequenza fulminea di topi danzanti.

Cazzo-cazzo-cazzo-cazzo!” Ripeteva più fra sé e sé, con lespressione sconcertata di chi cerca disperatamente una soluzione allorribile situazione che in cui è stato incastrato. “... per fortuna che l’esperta eri tu, figa sei geniale, geniale davero, uffa, ecco, però”.

Finito?”

Dai scopiamo con lui. Aiutami. Dai, dai dai dai dai dai dai dai dai dai dai dai dai dai dai dai dai dai dai dai daaaaai. Pliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiis!!!”

Adesso hai finito!” Sentenziò lei dopo aver lasciato che smaltisse un po di rabbia. Jean Claude si bloccò e la guardò, troppo incazzato per una volta per essere impaurito ma vagamente consapevole di avere ancora gli arti attaccati al corpo, a dimostrazione dellenorme pazienza che lei stava dimostrando rispetto ai livelli di tolleranza di qualunque persona normale.

Datti un contegno; o mi toccherà pensare che basta un pompino perchè Asher ti contamini con la sua instabilità nevrotica, e quindi lo dovrò uccidere”.

Lui spalancò gli occhi sconvolto. Era davvero così stupido da illudersi che LEI non se ne sarebbe accorta? E darle così palesemente della babbiona era forse una mossa azzardata? Ma mettersi in bocca un vibratore prima di fare danni non l’avrebbe mai imparato a fare?

La master schioccò le dita e inizò a guardarlo con occhi soleggiati, ipnotici, e il vampiro si ritrovò sempre più assonnato e automaticamente voglioso di andare verso il letto e le lenzuola di seta. “Vieni quiiiii, coraaaaggiooo, va tuuuuttto bbbeeeeene” cantilenava lei costringendolo a obbedire agitandogli ritmicamente le tette davanti al naso. “Lo sai che non capisci mai un cazzo, quindi alluuuungati qua che te lo do ioooo un promemoria, fiiiidati di meee, piccolo scemino, io so tuuuuttto, conosco il tuo cu…ooooore, ti darò… ehm… tutto quello che vuooooi”. Lui si addormentò di schianto.

Sveglia, sveglia, Chicco!” Belle interruppe l’incantesimo battendo brutalmente le mani vicino alle orecchie del bell’addormentato.

Eh sì cosa dove Asher?” Jean Claude saltò su tra lo sconvolto e il rincoglionito, o almeno ci provò, perchè si accorse nel modo peggiore di essere legato alle colonne del baldacchino. Al che si rilassò, tanto c’era abituato, ma subito dovette cagarsi addosso di nuovo perchè lei gli stava seduta sopra con una mannaia in mano.

No, no, Belle non mi uccidere!” implorò.

Mannò tesoruccio, figurati, vieni qui che ti do un bacino”.

La vampira si chinò a baciargli dolcemente prima le labbra, poi la guancia, e infine si fermò sul collo. Non appena lo graffiò con le zanne, Jean Claude sobbalzò, per poi rilassarsi sotto il tocco sensuale e deciso della sua lingua che cominciò a scorrere lungo la piccola scia di sangue: abbandonò ogni resistenza, e smise di pensare ad Asher che tanto lo stressava e basta.

Un dolore lancinante lo colpì inaspettato al centro dello stomaco, strappandogli un gemito soffocato, mentre una fitta violentissima lo trapassava da parte a parte. E non appena si accorse del sogghigno di Belle, che leccava avidamente l’ascia insanguinata, un impeto di terrore si disegnò sul suo volto.

Scusa, mi è scivolata”.

Ti è scivolata? Cazzo, almeno rimettimi dentro le budella”.

Sta un po’ zitto e ascolta me. Tu non hai idea di quello che ti aspetta, vero? Non hai capito niente... come al solito aggiungerei.” E scoppiò a ridergli in faccia.

Jean Claude cominciò a pensare, cosa di per sè laboriosa, a cosa avesse fatto di così oltraggioso da provocare le ire della sua Master e impegnandosi un pochino si ricordò della scenata completa di insulti di poco prima. “Oddio, scusa-scusa-scusa, non volevo, sono un idiota, fammi quello che vuoi ma perdonami…”

Lei sbuffò e gli ricucì la ferita, dandogli un altro bacino per far passare il dolore.

Grazie-grazie-grazie, così va meglio”.

Non ti preoccupare per quello, se proprio ti senti in colpa posso mandarti a letto senza cena, ma mi fai troppa pietà.”

E allora perchè non mi molli, anzi, mi stai facendo male malino? Lo sai che non sto capendo niente. Non ti stai neanche divertendo tanto.”

Lei sospirò melodrammaticamente. “Speravo che fosse lui a dirtelo, ma a quanto pare non ne ha avuto il coraggio. O forse non la reputa una cosa così importante da doverla confessare al suo grande amore.”

Jean Claude sbottò tra il confuso e lirritato. “Cazzo dici, Brain?” Sì, solo nominargli Asher era una mezza tortura, però lui era fuori dalle scatole ora, vero?

Tu sai che lavoro fa per il Consiglio?”

Me ne deve fregare qualcosa?”

Eh, io ve l’avevo detto che stare con me era meglio, ma voi no, non avete voluto ascoltarmi. E ora ho dovuto passarlo in giro anche ad altri per le loro porcherie, e lui fa servizi a tutti.”

Sì, lo sappiamo tutti, l’hai appena detto e c’è scritto anche nella fan fiction” replicò alzando le spalle annoiato.

Non sai un TUBO” esclamò dandogli una sberla. “E’ diventato lo spaventapasseri cesso e fanatico che fa atrocità, tragedie e lachi di sangue, anche se non terremoti. Mi hanno detto che tanto a scopare non serviva più e io ero incazzata e gli ho detto di sì”.

Jean Claude si sentì ancora più confuso da quelle parole incomprensibili “Bè, sarà contento no?”

Ma sei scemo? E’ cambiato Jean, l’acqua santa gli ha corroso la faccia e le cervella e poi lui è anche diventato più stupido di prima”. Sentenziò lei severa.

Vabbè, in cento anni si cambia. E il mio ammmmore non è stupido. Ma aspetta, non stai parlando di Andros vero? Non ti sento, non ti sento lalallalalalala” Un moto di orrore cominciò a insinuarsi infido. “Asher non è mica cattivo, è che lo disegnano così” Affermò con decisione.

No, non lo è.”

Lui sospirò risollevato e ritrovò i battiti del suo cuore, che senza accorgersene, si erano fermati in attesa di una risposta.

Ma è un mostro”.

Eeeeeeeek. Non è un moostrrroooooo!”

Persino lei sembrò contrariata da quellaffermazione, a cui seguirono attimi di cupo silenzio. Osservò il volto del suo vampiro sbiadire e poi spegnersi tra le spire di quellatroce verità che però quel gattino pervertito doveva sapere. “Alla fine ha trovato un modo per rendere socialmente accettabile la sua perenne incazzatura folle”

Jean Claude si sentì svuotare, mentre la voce di Belle gli risuonava in testa come uneco infinito; e tutto sembrò dun tratto acquistare un senso. Ripensò distinto a quella dannata notte, la sua ultima notte di schiavitù che, in virtù di quanto aveva appena scoperto, era stata per Asher loccasione per dargli il benvenuto nel suo nuovo mondo. Forse non gli era piaciuto, era stato solo lavoro. Forse non era stato il suo primo stupro dopo cento anni. E iniziò a piagnucolare sommessamente.

Non farti i tuoi soliti viaggi da emo, Jean, è già tutto abbastanza palloso così. ” Gli intimò lei, leggendo i suoi pensieri. “In fondo ogni tanto ha ancora qualche sprazzo di lucidità. Detesta essere diventato un mostro, nel corpo e nellanimo.”

Asher non è un moooostrooooooo. Ufffaaaaaaa.” Sibilò furente. Nonostante tutto, era davvero stanco di sentirlo dire.

Ma la sua reazione sembrò rompere le palle alla dolce Belle.

Sai” riprese lei “una rosa anche se non si chiamasse così avrebbe lo stesso profumo. E’ stato così che è diventato l’amichetto di Andros, al servizio del Consiglio. E hanno fatto le vacanze insieme per tantissimi anni”.

Basta!” Ringhiò il vampiro scuotendosi verso di lei. “Lo stai disegnando come un pazzo psicopatico. E questo forse è vero, ma Asher non potrebbe mai fare le stesse mostruosità che quel dannato bastardo ha fatto a me... Mai neanche se ne dipendesse la sua vita, perchè lui è BUONO”

Forse no, non con te. Almeno non tutto.” Confermò lei seriamente. “Ma la sofferenza altrui scatena le sue pulsioni più primitive, come se far provare ad altri il dolore che lui stesso ha subito possa alleviare il suo e cancellare i suoi ricordi. Ha inventato un sacco di cose nuove e originali simpatiche per la mia collezione. Comunque, se ti può consolare, confermo ciò che ti dissi tempo fa: non è mai stato con nessun altro a parte te.” Poi uno scintillio attraversò i suoi occhi. “A parte te e il nostro amico Sparrow, naturalmente. Ma con te prima…” Aggiunse ridacchiando.

Naturalmente. Jean Claude rimase a fissare il vuoto, ripensando ai particolari posticini privati che il conte aveva condiviso con lui. Jack non era certo tipo da farsi impressionare, tuttaltro, probabilmente gli avrebbe proposto lui le peggio cose: ma se avesse notato qualcosa del genere, glielo avrebbe riferito certamente. A meno che non fosse stato completamente rimbambito dalla droga. Merda.

Asher non è mai stato un tipo facile. Infatti solo idioti masochisti come me e Julianna l’hanno davvero sopportato per più di una scopata per volta e poi ognuno a casa sua.” Disse dando voce ai suoi pensieri. “E uno stronzo fottuto, manesco, una checca isterica che vuole sempre comandare e non prova neanche a controllarsi, ma è solo passionale e poi è così sexy quando fa l’uomo.”

Lo ricordo molto bene.”

A me non sembra, tu lo odi, gnegne.”

Jean, svegliati, che sei rincoglionito? Non stiamo più parlando di una sculacciata se ne fai una delle tue e del sabato sera bondage, queste sono cose normalissime anzi sacrosante. Sto pensando a unghie strappate a morsi al posto della cannetta del dopo cena.”

Il vampiro le lanciò una coraggiosa linguaccia infastidita, accennando un gesto di stizza spostando le braccia, ma ne ricavò soltanto lennesima sberla. Quel gioco lo aveva stancato e per quanto non potesse ribellarsi alla sua Master, unira crescente gli serpeggiava decisamente in corpo. Così usò la sua tattica standard e cominciò a frignare come un pulcino, sbattendo gli occhioni. “Ahi, tu mi fai male stringendomi l’ale, anch’io son figlio di Dio”.

Confusa e smarrita la donna arrossì, ma non dischiuse le dita e la farfalla restò lì, e lei rispose con un tono crudelmente ironico. “In realtà, allinizio mi ero illusa che le cose si fossero sistemate tra di voi, dopo quanto è successo. Non passavate tanto tempo insieme da oltre cento anni. Avete lottato fianco e fianco, avete ucciso, e tra voi è successo qualcosa. E più che fare le vacanze insieme senza litigare troppo e farvi un giochino erotico sul brucomela non so che cosa voi vogliate da una relazione”.

Si.” Sussurrò il vampiro, tutto contento di poterne finalmente spettegolare per bene con qualcuno che ne capisse “Qualcosa cè stato. Ma non è finita come speravo. Certo che io mi accontenterei di questo, ma 1- Lui no, lo sai quant’è difficile, mette subito i paletti, e non puoi fare questo e devi fare quest’altro. 2- Morgana71 ha fatto presente copione alla mano, o meglio sbattendoci il copione nel culo, che sarebbe illogica una risoluzione totale delle nostre issues ora. 3- Per salvare capra e cavoli non le è venuto in mente niente di meglio che obbligare Ashy a dire di aver paura di diventare un drogato del mio Ardy. Ma comunque quando siamo stati assieme era contento e basta, mi ha tirato i capelli ma mi ha anche regalato dei fiorellini per i peli pubici. Cioè, tranqui.”

Belle sospirò. Balzò di nuovo sopra di lui, ma stavolta il suo viso non prometteva né amicizia né comprensione. Era unespressione terrificante quella che lo sovrastava. Pericolosa e spietata: esattamente come quella che risplendeva nel volto di Asher mentre si accaniva su quelle belve con una ferocia che non gli aveva mai visto prima. Non cera pietà, né rimorso, e invece lui ancora si rammaricava per aver dovuto uccidere un licantropo e un vampiro, che tra laltro lo aveva anche seviziato centinaia di volte. Sì, si rendeva conto di essere un po’ stupido.

Sìsì, quello che vuoi, ma mi sa che si era già sfogato coi mannari. La sua risata da iena ridens idrofoba mentre li sbranava tutto eccitato si è sentita fin qui. Voglio dire, guarda che la piattola qui sei solo tu, gli altri sono vampiri, e noi troviamo bello uccidere, quindi i problemi a farti uno psicopatico se non ce li hai tu non ce li ha nessuno, io non me lo scopo solo perchè è un cesso che mi ha cornificata. Hai capito adesso?”

Jean Claude la fissò in silenzio. Non sentiva più le braccia, ma in compenso aveva una serie di tagli al torace che bruciavano, proprio come la rabbia che gli ribolliva dentro, la faccia, e le lacrimucce che minacciavano di uscire.

Oh ma che cazzo vuoi da me?” Ringhiò cercando di mantenere il controllo. “Va bene sono un fesso e mi piace prenderlo nel culo, abbiamo capito, grazie, ma cosa centra tutta sta menata con lo spettacolo che hai messo in scena prima per lui? Volevi spammargli il cervello? Volevi escluderlo e farlo ingelosire?”

Sì, cosa c’è di strano? Perchè, su Cosmopolitan hai letto un consiglio migliore?”

Cristo santo” urlò il vampiro.

Stronzo, guarda che non ti aiuto più”.

Uhm… forse… no scusami l’avevo urlato solo dentro di me, non picchiarmi” sussurrò inutilmente.

Non è difficile, pensaci. Vabbè, lo so che non pensi, però giuro che non è difficile” Bisbigliò con voce suadente. “Lui non ha paura dell’ardeur, lo sai anche tu. Però ha paura che tu diventi il più figo del mondo, come infatti puoi diventare se tiri fuori le palle, e glielo metta nel culo, cioè, che tu non sia più il suo dolce sottomesso vampirino. E se state qui entrambi, con un sacco di occasioni per vedervi e stare insieme già si inquieterà no? E se lo fai ingelosire un po’, incazzare un po’, metterà da parte il suo orgoglio e ti stuprerà di nuovo. Così vedrà che il nuovo desiderio dell’ardeur di fare i turni rappresenta solo il solito upgrade del kamasutra e non che tu non vuoi essere di sua proprietà”.

Bè, ma anche no…”

Cosa rompi ora? Basta lo rassicuri sulle dimensioni del suo pene, solite cose da uomini”.

Davvero dici che funziona?”

Certo, tesoruccio, e al massimo puoi sempre drogarlo, che ci godo a vederlo strisciare, e tanto è già così cotto di te”.

Grazie al cazzo, se si accorge dello sgamo però mi ammazza”. Sospirò con aria rassegnata. Fu la prima cosa che gli venne in mente, e non lo avrebbe biasimato. Stupidi demoni. Stupidi drogati.

Mavvvaaaaaa. Ti farà solo un po’ il culo ma poi tornerete sulle nuvolette rosa”.

Ma se si droga resta scemo?” Improvvisamente, tutto il peso delle sue azioni gli cadde addosso impietoso: era stato lui a insistere, a cercarlo in tutti quegli anni, a istigarlo e infine usare ogni mezzo perché si riavvicinasse a lui. Forse perché in realtà era soltanto lui ad essere ossessionato da Asher. E su questo non ci pioveva.

Peggio di così è difficile. Però dovete sempre scopare!”

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